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Arterite temporale – infiammazione delle arterie temporali
Le infiammazioni che interessano le arterie della regione oculare sono spesso causate dall'arterite temporale, una malattia reumatica vascolare, nota anche come "arterite a cellule giganti" o "malattia di Horton", che può provocare disturbi visivi, perdita del campo visivo, offuscamento della vista o addirittura cecità in assenza di un adeguato trattamento. L'articolo descrive le cause dell'arterite temporale, i sintomi associati nonché i metodi di trattamento disponibili per la relativa cura.
L'articolo è stato verificato da PD Dr. med. Catharina Busch.
A colpo d'occhio
L'arterite temporale è conosciuta anche come "arterite a cellule giganti" o "malattia di Horton".
Si tratta di una malattia reumatica infiammatoria delle arterie che apportano sangue alla testa.
Spesso vengono interessate da questa condizione anche le arterie oculari, con conseguenti disturbi visivi, mal di testa e dolore durante la masticazione.
L'arterite temporale rappresenta un'emergenza sanitaria che deve essere valutata immediatamente da un oculista.
Soltanto un trattamento tempestivo con cortisone somministrato per via intravenosa può preservare la vista.
Cos'è l'arterite temporale?
L'arterite temporale è una delle malattie vascolari reumatiche più comuni.
Questa malattia causa un'infiammazione dei vasi sanguigni, principalmente nelle arterie della regione temporale, con forme e gravità variabili. È una delle cosiddette "malattie autoimmuni", per cui l'errata reazione del sistema immunitario fa sì che le cellule del sistema di difesa dell'organismo siano dirette contro i vasi sanguigni, scatenando così l'infiammazione. Ne conseguono disturbi circolatori, che colpiscono soprattutto le grandi e medie arterie della testa.
L'arterite temporale, nota anche come "arterite a cellule giganti" (GCA) o "malattia di Horton", è solitamente accompagnata da disturbi visivi e mal di testa. Se non trattata, può portare a gravi complicazioni e persino alla cecità. Per questo è importante diagnosticarla il più rapidamente possibile e iniziare una terapia adeguata.
Quali sono i sintomi dell'arterite temporale?
Solitamente l'arterite a cellule giganti si manifesta con una perdita della vista improvvisa e molto significativa che tende a peggiorare. In assenza di trattamento, nel tempo porta alla cecità dell'occhio colpito in quanto non riceve sangue a sufficienza.
Forti mal di testa
Già alcuni giorni o settimane prima della comparsa dei disturbi visivi, possono manifestarsi mal di testa o dolori masticatori, spesso da un solo lato. Il dolore è diverso dalle comuni cefalee sia per l'intensità che per la localizzazione unilaterale.
Disturbi della vista
In alcuni soggetti, l'arterite temporale inizia con un improvviso deterioramento della vista: i primi segnali sono infatti visione offuscata, perdita del campo visivo e una riduzione generale della capacità visiva. Altri sintomi possono includere un repentino e grave peggioramento della vista o la sua perdita completa in un occhio.
Dolore durante la masticazione
L'infiammazione dei vasi sanguigni non soltanto provoca sensazioni molto dolorose nella regione oculare, ma può anche causare forti dolori durante la masticazione per via del ridotto apporto di sangue ai muscoli masticatori.
Mal di testa pulsante e perforante alla tempia
Oltre alla cefalea, può insorgere un dolore pulsante e perforante alla tempia dovuto al minor afflusso di sangue all'arteria temporale. Generalmente questo dolore si manifesta soltanto da un lato.
Cause dell'arterite temporale
L'arterite temporale è una malattia autoimmune per cui le cellule di difesa dell'organismo attaccano erroneamente i propri vasi sanguigni, provocando l'infiammazione delle arterie della regione temporale. Il risultato è un disturbo circolatorio che può interessare varie aree della testa. Se l'occhio non viene sufficientemente irrorato di sangue, si verifica una carenza di ossigeno che porta dapprima a disturbi visivi e poi alla cecità completa.
L'arterite temporale può comparire insieme alla "polimialgia reumatica", malattia autoimmune che si manifesta principalmente con sintomi infiammatori e reumatologici nella zona delle spalle e delle anche. Circa la metà di tutte le persone affette da polimialgia sviluppa anche un'infiammazione vascolare dell'arteria temporale nel corso della malattia, ovvero l'arterite temporale. Le ragioni non sono ancora chiare, anche se si può ipotizzare che entrambe le malattie siano accomunate dalla stessa causa e si presentino semplicemente in forme diverse.
Diagnosi dell'arterite temporale
In primo luogo, l'oftalmologo effettua un'anamnesi completa e chiede informazioni sui sintomi. In seguito, l'arterite temporale può essere diagnosticata in modo inequivocabile attraverso diversi metodi. Naturalmente è importante che vengano escluse altre possibili patologie oculari.
Esame del fondo oculare
Attraverso l'esame del fondo oculare ("fundoscopia") è possibile osservare i nervi ottici. Il nervo ottico presente nell'area interessata dall'arterite temporale può risultare gonfio. Questo esame può essere utilizzato anche per valutare altre cause di disturbi visivi.
Esami del sangue
I primi segnali dell'arterite temporale possono essere riscontrati anche nel sangue, ad esempio se i valori relativi a una possibile infiammazione sono alti o vi è un aumento della velocità di eritrosedimentazione. Per questo, per una corretta diagnosi, occorrono anche gli esami del sangue.
Ecografia dell'arteria temporale
L'irrigidimento, le ostruzioni e le alterazioni infiammatorie dell'arteria temporale possono essere visualizzate nell'ambito di un esame ecografico per avere una conferma certa della presenza della malattia.
Campione di tessuto (biopsia) dell'arteria temporale
L'arterite temporale è associata a cambiamenti molto caratteristici e istologicamente rilevabili nei vasi sanguigni, che possono essere riscontrati nell'ambito del prelievo di un campione di tessuto (biopsia) dell'arteria temporale.
Trattamento dell'arterite temporale
L'arterite temporale rappresenta un'emergenza sanitaria che deve essere trattata immediatamente per evitare la cecità. In una prima fase, per ridurre l'infiammazione, vengono somministrate dosi elevate di cortisone per via intravenosa. Se i sintomi migliorano, il paziente passa all'assunzione sempre più ridotta di compresse. Nel lungo periodo, a seconda della gravità della malattia, può essere consigliabile l'assunzione continuativa di aminosalicilati per prevenire il rischio di occlusioni vascolari.
Effetti tardivi dell'arterite temporale
L'arterite temporale è un grave difetto visivo che, se non trattato, può portare alla cecità. Per questo, è necessario intervenire rapidamente per preservare la vista. Tuttavia, grazie ai moderni metodi di trattamento, è possibile salvarla se il trattamento viene iniziato per tempo.
Conclusione: nell'arterite a cellule giganti è fondamentale intervenire rapidamente
I primi sintomi di arterite temporale rappresentano un'emergenza assoluta che deve essere valutata e trattata immediatamente da un oculista. Soltanto così è possibile preservare la vista. Le persone affette da polimialgia reumatica devono sottoporsi a controlli oftalmologici regolari al fine di individuare tempestivamente eventuali alterazioni.