Come smaltire correttamente le lenti a contatto
Le lenti a contatto hanno molti vantaggi: sono pratiche e flessibili e offrono libertà di muoversi e una vista senza restrizioni. Ma il loro svantaggio è che, a differenza degli occhiali, devono essere smaltite dopo il rispettivo periodo di utilizzo previsto. La buona notizia è che basta fare attenzione a un paio di cose per limitare l’inquinamento ambientale. Qui sotto trovi tutto ciò che devi sapere.
Molte persone portano le lenti a contatto. Le lenti a contatto hanno molti vantaggi, a prescindere dalla frequenza con cui le si indossa: a volte o tutti i giorni al lavoro, mentre si fa sport o si è in vacanza. Ma, per quanto quasi invisibile, questo utile ausilio quotidiano, se non smaltito in modo corretto, può diventare un peso per l’ambiente.
Nella maggior parte dei casi, le lenti a contatto sono realizzate in materiale sintetico e non sono biodegradabili. Per questo non devono essere smaltite nel water o nel lavandino. Facendolo, tramite le acque reflue raggiungerebbero l’acqua corrente delle nostre case e, tramite il fango, i nostri campi, finendo così nella catena alimentare di animali e persone.
Dunque è molto importante smaltire correttamente le lenti a contatto, ovvero tra i rifiuti non riciclabili. Se sulla confezione c’è un punto verde, puoi gettare l’involucro esterno nella carta e il blister delle lenti a contatto nel cassonetto giallo. Poiché il blister di solito è realizzato in plastica con copertura in alluminio, riciclarlo sarà più semplice se separi i due materiali. Così facendo offrirai un contributo prezioso alla tutela dell'ambiente.